Lo scorso 23 aprile, il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la direttiva sul cosiddetto “diritto alla riparazione” per i consumatori. Questa direttiva si pone nell’ambito dell’impegno dell’Unione europea per estendere la durata di vita dei prodotti, ridurre i rifiuti e promuovere un’economia più sostenibile e circolare.
Grazie a questa norma viene chiarito l’obbligo per i fabbricanti di riparare i beni e si incoraggiano i consumatori a far riparare gli oggetti, piuttosto che sostituirli, così da prolungarne il ciclo di vita, con benefici anche sull’ambiente. È opportuno ricordare infatti, che lo smaltimento di prodotti riparabili costituisce una seria minaccia per l’ambiente e ogni anno genera 35 milioni di tonnellate di rifiuti nell’Unione europea. L’elettronica è la fonte di rifiuti che cresce più rapidamente. Le riparazioni di dispositivi elettronici costituirebbero un beneficio per l’ambiente, portando a una riduzione dell’uso delle risorse, a minori emissioni di gas serra e a un minor consumo di energia.
Lo scorso 24 aprile, il Parlamento ha approvato la direttiva sul “dovere di diligenza” recante nuove norme che impongono alle aziende di ridurre il loro impatto negativo su ambiente e diritti umani.
Il testo approvato è il frutto di un compromesso con la Commissione raggiunto a marzo, che ne ha previsto un notevole ridimensionamento rispetto a quanto contenuto nella proposta iniziale.
Le nuove norme prevedono l’obbligo per le imprese di prevenire, fermare o attenuare le ripercussioni negative delle loro attività su ambiente e diritti umani, come ad esempio schiavitù, lavoro minorile, sfruttamento dei lavoratori, perdita di biodiversità, inquinamento e distruzione del patrimonio naturale.
Un passo in avanti per migliorare le informazioni rivolte ai consumatori affinché possano compiere scelte più consapevoli e informate, oltre che più sane, in materia di composizione, denominazione, etichettatura e presentazione di alcuni prodotti alimentari "per la prima colazione": miele, succhi di frutta, marmellate e confetture.
Il Parlamento ha approvato in via definitiva l'accordo politico provvisorio con il Consiglio per aggiornare le norme attuali di commercializzazione dell'UE per alcune direttive "colazione" che hanno più di 20 anni.